Tribute to Rudolf NUREYEV
il Corsaro
(pas de deux, II atto)
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Don Chisciotte
(pas de deux, III atto)
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il lago dei cigni
(pas de deux, II atto)
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A ottanta anni dalla sua nascita – e venticinque dalla scomparsa – il ballerino per antonomasia Rudolf Nureyev vive.
Vive nella memoria di chi ha visto quei suoi famosi salti, che parevano fermarsi – per qualche interminabile istante – a mezz’aria, e le sue intensissime interpretazioni che per la prima volta resero il danzatore maschile vero protagonista del balletto classico. Vive nell’immaginario di chi ha seguito le cronache delle sue gesta, teatrali anche nella vita, a partire da quell’altro famosissimo salto con cui il “Tartaro Volante”, in fuga dall’Unione Sovietica, scavalcò le transenne all’Aeroporto di Parigi (correva l’anno 1961) per volare verso la libertà dell’Occidente.
Seguirono anni scintillanti con le maggiori compagnie di danza e nei teatri più celebri dove il ballerino russo, adorato dal pubblico, fu la stella più richiesta; e anni irrequieti in cui il jetsetter Rudy, continuamente nell’obiettivo dei rotocalchi, vagò esule per il mondo alla ricerca di una nuova patria. Che, però, non trovò mai poiché unica sua patria fu sempre e solo il palcoscenico. Amò molte grandi città, e profondamente anche l’Italia dove era solito ritirarsi nella solitudine della “sua” isola Li Galli, al largo di Positano, e dove calcò numerosi celebri palcoscenici. Fu due volte anche al Festival di Spoleto: nel 1964 come coreografo e partner di Margot Fonteyn in Raymonda; vent’anni dopo, accanto a Sylvie Guillem, vi interpretò il dio Apollo in un passo a due tratto da Apollon Musagète (cor. Balanchine).
Mentre i teatri di tutto il mondo commemorano la scomparsa dell’indimenticabile Rudy, avvenuta a Parigi il 6 gennaio 1993 all’età di soli 54 anni, è naturale che sia proprio Spoleto a rendergli un tributo particolarmente importante in Italia.
Lo spettacolo d’eccezione NUREYEV …. è ideato e realizzato da Daniele Cipriani, già curatore di numerosi gala di danza in Italia e all’estero, tra cui la serata Apollineo e Dionisiaco a Li Galli alcuni anni fa: evento che fa parte della storia del balletto in quanto unico spettacolo di danza mai tenutosi sull’isola appartenuta a Léonide Massine dei “Ballets Russes” e, in seguito, a Nureyev stesso. Si ricorda anche il gala curato da Daniele Cipriani, TRIBUTO A NUREYEV, andato in scena al Parco della Musica di Roma nel luglio 2013, trasmesso su rai 5.
NUREYEV …. sarà un viaggio attraverso le tappe più significative della carriera dello straordinario artista, che fu anche uomo di estrema intelligenza e fine cultura che volle addirittura misurarsi con la direzione d’orchestra. Sarà proprio una rara registrazione, diretta da Nureyev, che accompagnerà le raffinate proiezioni multimediali del video artista Massimiliano Siccardi in apertura della serata: immagini affascinanti che stimoleranno una riflessione sulla danza che va aldilà del movimento del corpo.
Ma saranno soprattutto i celeberrimi brani dal repertorio classico (la magior parte coreografati da Nureyev stesso) a costituire il culmine della serata: passi a due da Don Chisciotte, La Bella Addormentata, La Bayadère o Il Lago dei cigni, veri cavalli di battaglia in cui Nureyev sfoderava quel virtuosismo che mandava in visibilio platee planetarie, ma anche brani creati appositamente per lui dai massimi coreografi del XX secolo.
A rendere omaggio a Nureyev saranno alcune fra le étoile e i primi ballerini più in vista oggi, provenienti dalle compagnie e dai teatri più famosi.
“La danza è tutta la mia vita. Esiste in me una predestinazione, uno spirito che non tutti hanno. Devo portare fino in fondo questo destino: intrapresa questa via non si può più tornare indietro. E’ la mia condanna, forse, ma anche la mia felicità. Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei: quando finirò di vivere." Rudolf Nureyev